martedì 16 settembre 2014

Le scorte per l'inverno della Pichina: Pelati, Pomarola e l'Arrabbiata

Fare la pomarola ha un significato in più rispetto alla sola scorta utilissima per l'inverno. Mi rimanda indietro nel tempo, a tante fine estati fa quando si rientrava dalle ferie prima apposta per iniziare la produzione, si raccoglievano i pomodori dall'orto, se ne comprava qualche cassa dal contadino di fiducia, si studiava se i barattoli vecchi erano ancora da utilizzare e si metteva in moto la lavorazione a catena, qualcuno a lavare i pomodori qualcuno a sistemare il pentolone giù vicino al garage per la bollitura, qualcuno a cucinare la salsa con gli odori e per due tre giorni non si faceva altro, immersi in quel colore rosso, nel profumo di basilico e di pomodori appena bolliti. Ricordo le fette di pane con la pomarola calda sopra buonissime, ne ero golosa!! Ogni anno finisco sempre per farne anche io qualche barattolo forse più per tornare a quel periodo, per rivivere quella tradizione che univa la famiglia, che quasi scocciava prima di cominciare perché il lavoro da fare era tanto, ma alla fine si ripeteva ogni anno, perché stappare nei mesi freddi quei barattoli preziosi era pur sempre una gioia! Quest'anno ho chiuso nei miei vasetti un po' di San Marzano interi e appena bolliti, poi una semplice passata di datterino, pachino e fiorentini tutti di provenienza dell'orto vicino casa e infine oltre la consueta pomarola, ho provato a cucinare la meravigliosa arrabbiata di mia mamma che ha sempre fatto felice il mio babbo! Speriamo di provocare in chi l'assaggerà la stessa reazione!
Ho fatto l'arrabbiata così:
Ho sbucciato un aglio è ridotto in pezzettini piccolissimi che ho messo in una padella con tre/quattro cucchiai di olio evo, mezzo peperoncino fresco ( si può anzi si deve abbondare!) ho fatto stufare bene: la vera difficoltà di questa salsa sta nel cuocere l'aglio senza bruciarlo. Solo quando questo e' cotto si aggiunge la salsa di pomodoro si aggiusta di sale e si lascia bollire per altri dieci/quindici minuti. Dopodiché si mette nei barattoli ancora calda e dopo averla ben chiusa si capovolge. Volendo si sterilizza in acqua bollente il barattolo per una ulteriore sicurezza.

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