venerdì 24 luglio 2015

La gioia del primo giorno di ferie e un paniere di melanzane e peperoni!

Lo scorso anno di questi tempi avevo quello struggimento che tante mamme hanno dopo la maternità al solo pensiero di rientrare a lavoro, dopo il congedo per la nascita della minuscola e quei mesi intensi passati a ritrovare un equilibrio con la nuova formazione a 4, a guardare le mie due piccole iene bionde, a meravigliarmi del miracolo di cui ero stata protagonista per il loro arrivo, a stropicciarmi gli occhi dal sonno per le notti bianche, le poppate continue e stancanti, le bizze per richiedere più attenzioni, la sola idea di riprendere la vita in ufficio di dover dividere il mio tempo tra milioni di urgenze troppo diverse dalle mie, ricordo che mi impauriva, mi innervosiva, non mi piaceva. A distanza di un anno oggi, sono a festeggiare il mio primo giorno di ferie: un mese intero strappato con determinazione, per dedicarmi a questa estate nuova! La piccina stamani ha iniziato a mugolare che erano le cinque, ha fatto in tempo a buttarmi di sotto al letto e farmi spalancare gli occhi per bene, prima di riaddormentarsi beata nel mio posto del lettone. Alle 6 avevo già bevuto la mia tazza di latte di riso e cereali al farro e a suon di gocciolini, una intera macchinetta di caffè necessaria fondamentale vitale, per essere pronta oggi ai giochi promessi, alle valigie da fare, al tornado della stanchezza arretrata che puntualmente arriva quando si stacca la spina dopo un periodo di ritmi frenetici e ci si ferma. La cosa bella di questo sabato mattina rinfrescato dalla pioggia e silenzioso e' il buongiorno della mia vicina, già all'alba ad curare il suo pezzetto di orto. Mi è arrivata su al portone di casa con un paniere pieno zeppo di melanzane e peperoni. Li ho annusati come fossero una merce preziosa e rara, ma con il solo scopo di ritrovare in quell'odore di terra, di genuino, di affetto dedicato per trasformarli da un seme al frutto, qualcuno dei miei ricordi di una vita fa, del nostro orto, dei pomeriggi al fiume accanto, dei giochi di bambina, delle melanzane fritte con la mozzarella il pomodoro e il basilico che mi facevano venire l'acquolina in bocca al solo respirarne il profumo. Ecco, mi è successo di nuovo, anche stamani tra queste righe ho ritrovato qualcosa di me che mi ha fatto stare bene. Sono pronta per iniziare la giornata. Sono prontissima per iniziare le mie vacanze. Non mi resta che apparecchiare la tavola per la colazione dei piccine e sentir gridare Mammaaaaaaaa ci sei??? Un bacio a tutti voi!!!

domenica 19 luglio 2015

La domenica è un buongiorno per una cuochina a domicilio: Torta fondente Vegan ai lamponi e mirtilli

Domenica mattina, praticamente l'alba dopo una serata passata con la metà e i minuscoli a innamorarci come la prima volta per le vie di una Firenze, che sembra sempre un miracolo per quanto è bella, anche al buio anche con i tanti turisti che passeggiano a gruppi. Dalle persiane della camera lasciate parte per far entrare quel filo di aria che qualcuna di queste notti ci regala, entra troppa luce. Dal piano di sotto entra il jingle del primo tg della giornata. Stamani avevo deciso di dormire e invece eccomi in piedi già da quasi due ore. Socchiudo la camerina dei piccini che dormono bellini in pace con il mondo, ognuno di traverso nel proprio lettino, scoperti completamente e l'istinto mi direbbe di avvicinarmi con il cuore che mi batte a duemila per quanto li amo e di strizzarli mordicchiarli in quelle coscettine morbide e chiare, annusarli dei loro profumi di sogni notturni, sbaciucchiarli per misurare quanto sono cresciuti dalla sera prima. Ma resisto socchiudo la porta e vengo in cucina. Ancora non fa caldissimo e ho i minuti contati. Oggi ho una missione, una richiesta su commissione. Preparare un dolcino per un compleanno, una torta fondente di quelle basse basse, che quando le mordi ti arriva sulle papille gustative l'intensità di chilometri di puro cioccolato. Ho cucinato spesso la versione tradizionale di questa torta ma con il consenso del festeggiato ho provato a renderla veg e mi pare come primo tentativo di non essere andata troppo lontano! Auguro a tutti voi una domenica felice, il lunedì sarà meno pesante se ci portiamo dietro le buone sensazioni di ciò che oggi ci ha fatto stare bene!! Io metto sul tavolo apparecchiato per i miei tre dormiglioni questa colazione golosa arricchita da qualche frutto di bosco, i primi raggi del sole la stanno già assaggiando ora mancano solo loro per dare il via alla giornata! Non amcherò di farvi sapere se avrà successo prima con loro e poi con il festeggiato!
Io l'ho preparata così:
Nel mixer ho frullato 200 gr di zucchero di canna integrale con 100 ml olio di cocco in modo da creare una specie di pasta che costituirà la parte grassa ci ho aggiunto 60 gr di cacao amaro in polvere e poi a filo 100 ml di latte di riso e quindi 70 gr cioccolato fondente precedentemente sciolto a bagnomaria in un pentolino. Ho frullato bene e piano piano ho aggiunto 100 gr farina 0 setacciata. Ho versato nella tortiera e fatto cuocere a forno caldo per 35 minuti. L'interno deve rimanere morbido! Far riposare 1 oretta prima di servire.

mercoledì 15 luglio 2015

La leggerezza dell'estate anche nei pensieri: Veg Cheesecake con Pesche Saturnine

Sono giorni di un caldo che si descrive come fuori dal comune, aria condizionata a duemila negli ufficio, auto in circolazione con finestrini serrati e gelo dai bocchettoni, ventagli alla fermata del bus, bottigliette di acqua ghiacciata nelle borse di chi è in giro nelle ore di punta, canottiere scollatissime e infradito ai piedi per avere meno cose possibili da sentirsi appiccicate addosso. Sono una voce fuori dal coro premetto, sopporto il caldo oltre la media, lo amo, il mio corpo reagisce molto meglio al sole che ai freddi inverni, ho la pressione bassa, torno la sera stanca e con un pò di affanno ma non riesco a desiderare una stagione diversa, non ho voglia di lamentarmi dell'afa durante la sua stagione, mi pare uno spreco di energie inutile, in un momento in cui ho bisogno di risparmiarne tante per arrivare velocemente alle ferie e mettere un punto a questo periodo in cui il giorno e la notte si alternano con la velocità della luce e con la sensazione di non essere mai in pari. Amo l'estate come i bambini, ricordo ancora la leggerezza di svegliarsi la mattina senza sveglia, senza scuola. Ricordo quelle giornate interamente da costruire, le giornate di festa con la mia super amica del primo piano, quando sua mamma ci portava in piscina e facevo preparare il pranzo al sacco dalla nonna. Ricordo i pomeriggi ai campini con gli amici, pantaloncini corti e una maglia larghissima sopra a coprire quei chili che in adolescenza mi hanno complicato un pò la vita. Ricordo il pavone la sera che cantava e che non ho sentito più poi negli anni. E il rumore dello scooter del babbo che rientrava dall'orto prima di cena, quasi al tramonto, con pomodori e cetrioli freschi da mangiare. Le valigie immense traboccanti del primo di agosto e la partenza per il mese intero di mare e dopo negli anni, la preparazione del camper per un nuovo viaggio, che al solo organizzarlo e immaginarlo mi riempiva di emozioni e curiosità. Ogni stagione ha la sua magia, il suo potere evocativo, la sua trama di abitudini che si rinnovano e che danno il senso del proprio vivere, ma l'estate ha una leggerezza particolare, ha la frenesia delle giornate lunghe, ha l'entusiasmo del senso di libertà racchiuso nella vacanza, ha la facilità di vestirsi con pantaloni larghi e abiti colorati. Poi va bene, lo so che leggendomi non si è abbassata la temperatura, che ragionare con 40 gradi diventa un problema, che l'umidità rende faticoso fare qualsiasi cosa, che di notte si fa fatica a dormire e a riposare bene. Ma a restare immobili e chiudere gli occhi io per esempio percepisco il fresco di quelle serate piacevoli di tanti anni fa e d'improvviso mi viene da sorridere: provate! In alternativa vi propongo un cibo goloso e rinfrescante, ad esempio la mia Veg Cheesecake con delle dolcissime pesche Saturnine a contrastare la croccantezza della base: so per certo che una sola fetta sarà sufficiente a recuperare energia e pace con il mondo (nonostante l'afa!)
Io l'ho preparata così:
per la base ho mescolato 200 gr di fiocchi di avena con 50 gr di uvette secche bio (prima lavate facendole bollire in acqua), 5' gr nocciole tritate e 2/3 cucchiaini di marmellata di arance (homemade!). Ho fatto riposare e poi con le mani umide ho steso il composto in una teglia rivestita di carta da forno che ho poi messo in frigo. Ho sbucciato due pesche saturnine (ma va bene qualsiasi frutta di stagione), le ho fatte a pezzettini messe a riposare coperte di succo di mela un cucchiaio di sciroppo di grano ben sciolto. Per la Crema ho mescolato nel mixer 300 gr di silk tofu con 250 gr di yogurt di soia e  ho lasciato sgocciolare in un colino per far perdere la propria acqua. Poi ho aggiunto 150 gr sciroppo di grano, 30gr di amido di mais e la scorza grattugiata di un limone (o arancia se si preferisce). A questo punto ho preso la base, ci ho messo le pesche cercando di togliere il succo in eccesso, ho coperto con la tofu cream e ho messo in forno caldo a 180 gradi per circa 35/40 minuti. E' necessario far riposare la torta per qualche ora perchè diventi bella compatta. Io l'ho guarnita con fili di cioccolato fondente su richiesta ma è buonissima anche con un velo di marmellata o al naturale! 

lunedì 6 luglio 2015

Rompere il silenzio e sentire i super poteri con una Crostata Veg di Ciliegie e Crema al Cocco

Ho incontrato una amica ieri, anzi una Amica, che mi ha fatto notare che il mio ultimo post risale al 29 Maggio e me lo ha detto con l'aria di chi sente la mancanza, con chi ha un pò di curiosità per le mie pagine, per le chiacchiere che vi racconto, per le ricette che vi propongo e sono stata assolutamente felice lo dico senza imbarazzo di percepire quella nota di sentimento, quella mancanza della Pichina: passatemi vi prego questo piccolo attimo di piacere nel sapere che ho fedeli lettori a cui faccio compagnia. Avevo avuto altri messaggini nei giorni prima, per capire se tutto fosse ok. E oggi non ho potuto aspettare oltre, il bisogno che avevo di scrivere accumulato in questo mese è scoppiato e l'esigenza di trovare questo riquadro bianco e di riempirlo di ingredienti e parole sulla mia vita è esploso e ho deciso di staccare per un secondo, di allontanare il senso di colpa per la disattenzione nei prossimi dieci minuti verso tutte le urgenze che mi mettono sulla scrivania ogni mattina e tornare a quello che sinceramente è urgente per me. Non è successo niente di particolare in questo periodo di assenza o forse meglio dire che è successo tutto, è successa la vita, quella quotidiana che mio malgrado mi ha portato a dare priorità al lavoro, che mi ha risucchiata assorbita, tolta dalle mie passioni, dai miei momenti di creatività in cucina, tolta naturalmente da tutto quello che diventa extra dopo la sopravvivenza. Dopo dodici ore fuori di casa mi resta il tempo prezioso, limitato contatissimo per i miei Minuscoli. Ne abbiamo parlato mille volte vero? Vi ho già annoiati a sufficienza con la mia storia di una vita alternativa possibile, di un part time che mi consenta di correre sempre, ma dividendomi equamente tra i vari progetti della mia vita primi tra tutti quel progetto stupendo di crescere i miei bambini e possibilmente invecchiare con la mia Metà. Vi ho annoiati e tra l'altro dicendo cose che mi pare di capire siano comuni a tantissimi. Comunque ecco, mi premeva staccare, tornare qui, ripristinare l'ordine delle priorità per me. So che poi seguirà ancora silenzio, ma per me, questi cinque minuti e questa crostata cucinata ad un orario assurdo, hanno il potere di farmi credere che posso intervenire nella mia vita, che posso decidere dove andare, che posso perfino pensare che non starò altri nove anni a aspettare e sperare di cambiare. Non ditemi che sono una povera illusa, lasciatemi galleggiare in questi pochi momenti di beata felicità e leggerezza. E poi siate felici insieme a me perchè finalmente ho liberato il frigo della montagna di ciliegie, staccate direttamente dal nostro albero e posso pensare di riempirlo con nuovi ingredienti!
Io L'ho fatta così:
Per la Pasta Frolla all'Olio:
220gr Farina 0
40gr Olio di Girasole 
100gr Sciroppo di Grano 
20gr Latte di Soia o di Riso a vostro piacere 
Mezzo cucchiaino di Bicarbonato e un Pizzico di Vaniglia
Scorza di Mezzo Limone e un pizzico di Curcuma per dare colore.
Ho mescolato gli ingredienti secchi da una parte e quelli liquidi dall'altra poi ho unito i due velocemente e ho riposto a riposo in frigo.
Per la Crema al Cocco:
100 ml di Latte di Soia o Riso
15gr Olio di Cocco 
20gr Sciroppo di Grano 
Ho versato tutto in un pentolino e ho messo a fuoco dolce girando per non far attaccare, prima di raggiungere il bollore ho spento e aggiunto a pioggia una manciata di cocco grattugiato (circa 70grammi ma fate a vostro piacere). Ho fatto raffreddare spostando la crema in una ciotola, che ho coperto con pellicola e lasciata a riposare per una mezzora. Ho tirato fuori la pasta frolla dal frigo, L'ho stesa nella teglia dopo averla lavorata per qualche minuto per renderla più malleabile e l'ho cotta per una ventina di minuti in forno caldo a 180gradi. Ho lavato le ciliegie, ho tolto i noccioli. Le ho messe sulla base della crostata e ho coperto con la crema prima sbattuta energicamnete per renderla bella spumosa.  

venerdì 29 maggio 2015

In the name of Love: Guscio di Frolla al Cioccolato con ripieno di Cocco e Ganache al Cioccolato

Questo è decisamente un venerdi speciale! Diciamo che per me l'ultimo giorno della settimana rappresenta l'obiettivo da raggiungere in generale e gioisco quando suona la sveglia e mi accorgo di aver attraversato la settimana seppur a corsa e di essere ad un passo dalla meta! Oggi il cielo è chiarissimo e nitido, pulito e rassicurante, dopo il freddo dello scorso week end non desideravo altro che asciugare l'umidità e il raffreddore che mi avevano fatta prigioniera, con caldi raggi di sole e ci siamo! In più sono quattro i giorni di festa che mi aspettano e che passerò al mare! Sono entusiasta c'è poco da fare, felice al solo immaginare le due piccole iene bionde, imbrattate di sabbia fin sopra ai capelli, coperte di crema ad alta protezione, impegnate a costruire buche profonde e castelli pieni di chiocciole! Così perdonatemi se vado di corsa oggi, ma vorrei chiudere a lavoro senza lasciare troppi pending, poi correre a preparare la borsa, sistemare la spesa, organizzare la macchina per il seppur breve ma intenso viaggio, (nessuno dei due ama starsene fermo e legato nel seggiolino per più di quindici minuti). Spero comunque che queste poche righe riescano a trasmettervi il mio stesso entusiasmo e anche la curiosità per questo dolcino stupendo, meraviglioso, goloso che ho preparato in questi giorni. Avevo curiosità di provare l'olio di cocco, un ingrediente che conosco poco e che non avevo mai utilizzato, ho letto milioni di articoli, ho cercato informazioni e notizie su web, fino a scoprire un blog di cucina, già diventato uno dei miei preferiti, il Pandizenzero che mi ha colpito per l'originalità delle ricette che propone, la cura e la delicatezza che ritrovo nelle preparazioni! Ho preso ispirazione da una sua preparazione, inventandomi la torta che avrei voluto mangiare con i Minuscoli e la mia Metà. Ne è uscito un guscio di Frolla al cioccolato con ripieno di Cocco e Ganache al Cioccolato delizioso! Vi lascio la ricetta e vi auguro un week end proprio bellino, pienissimo di dolcezza, sole e tanta tanta voglia di stare bene!
Io l'ho preparata così:
Per la Frolla al Cioccolato ho mescolato 150 gr farina 0 con 50 gr cacao amaro equo e solidale e un pizzico di sale integrale, con 60ml di olio di mais e 60ml di acqua tiepida, un cucchiaino di cremor tartaro. Ho formato una palla e ho messo in frigo a riposare per un paio di orette per evitare che il composto fosse troppo appiccicoso
Per il ripieno di Cocco ho mescolato in un pentolino 100ml di latte di cocco con 10 gr di maizena e ho mescolato bene e ho messo suo fuoco a famma bassissima e ho lasciato finchè non si è addensato. Quindi ho spento il fuoco e ho aggiunto piano piano 20 gr di sciroppo di grano.Ho coperto con la pellicola e ho lasciato raffreddare. Ho steso la pasta frolla tolta dal frigo in una tortiera, l'ho coperta con un foglio di carta forno e messa a cuocere per circa 20 minuti e altri dieci senza carta. Poi l'ho tolta dal forno e ci ho versato la crema al cocco.
Per la Ganache al Cioccolato: Ho scaldato 45 ml di latte di soia insieme a 5ml di olio di cocco senza arrivare al bollore. Ho tolto dal fuoco a quel punto e ci ho aggiunto 50gr di cioccolato fondente mescolando bene per avere una crema liscia. Ho fatto raffreddare e quindi l'ho versato sopra la mia torta ottenendo una copertura cremosa e dalla consistenza vellutata.


lunedì 25 maggio 2015

Un week end di pace ed erbe selvatiche: Crostata di Strigoli e Tofu

Il tempo non ci ha voluto bene questo week end, ha piovuto a dirotto e ha fatto anche piuttosto fresco; siamo stati in Casentino dove i miei suoceri hanno una casa, una oasi di pace, in mezzo al verde con alberi di ciliegie, peri mandorli meli, un orto a terrazze che promette pomodori, zucchine, insalata e sapori genuini, il bosco di castagni dietro casa che nasconde sotto le foglie nella stagione giusta porcini, ovuli, galletti, un bel prato pieno di margherite dove stare distesi al sole, il silenzio nell'ora a pranzo quando tutti, dopo la messa sono sicuramente a casa, a rispettare la tradizione della domenica in famiglia, con il cartoccio di paste sul mobile accanto alla cucina. Da quelle parti, in alcuni dei paesini stupendi che si trovano, il tempo sembra davvero essersi fermato, sembra che non esista l'idea del traffico, dello smog, della vita frenetica a cui ci siamo abituati senza quasi accorgercene, entrando per prendere il pane nella botteghina del borgo vicino casa la signora anziana ha un sorriso pacifico e si ferma a chiederti come stanno i bambini e cosa si cucina per pranzo. Lo so sembra un racconto di altri tempi, sembra una visione romantica, al limite del fantasioso eppure la percezione che ho quando arrivo qua è proprio di essere in un posto ancora autentico, ancora lontano da certe modernità che hanno finito per imbruttire i paesaggi, il vivere sereno, il prendersi il tempo giusto per fare le cose. Abbiamo dovuto accendere il fuoco, tanto era freddo e mettersi maglioni pesanti, abbiamo dovuto rinunciare a prendere la coperta per svenire felici nel prato, però sono riuscita ad approfittare di due ore di quiete per fare una breve passeggiata e rientrare con una borsa piena di Strigoli,  quelle erbe selvatiche che naturalmente conosco grazie al nonno che ne andava pazzo e a cui si dedicava nel momento per la raccolta e poi chiedere alla nonna di cucinarli nella frittata, nei ravioli, negli sformati e nel sugo per condire le tagliatelle. Io li ho messi in una crostata salata e come sempre ho mangiato felice qualcosa di buono per il mio palato e per il mio cuore!
Io l'ho fatta così: 
Ho pulito molto attentamente le verdure, staccando le foglie dal gambo e lasciando la cima, li ho bel lavati facendo un paio di risciacqui, li ho scottati, scolati e strizzati e saltati in padella con olio evo e uno spicchio di aglio. A parte ho fatto bollire un panetto di tofu bianco, che ho sbriciolato/schiacciato e unito quindi alle verdure in padella, ho aggiustato di sale e ho fatto andare qualche minuto. Ho usato una pasta sfoglia vegan nella quale ho messo il composto e ho cosparso la superficie con un cucchiaio di farina di mais e un trito di mandorle e pinoli. Ho messo in forno finchè non ho visto la crosticina della pasta dorarsi.

mercoledì 20 maggio 2015

La cucina dei ricordi: Basmati con Piselli freschi Asparagi Zeste di Limone e Menta

La cucina non è solo un esercizio di unione di ingredienti, di realizzazione di piatti con buoni sapori, di scoperta di ricette nuove e gustose. La cucina per me è capacità di evocare ricordi lontani, di ritrovare in piccoli gesti di uso comune una familiarità con una vita passata che ha lasciato un segno. E' il ritrovare nella persona che sono adesso tutto quello che mi ha condotto ad essere quella che sono. Da piccina sgranavo i piselli con la nonna, lei seduta sulla sua seggiola, con la zuppiera tra le gambe e il sacchetto per le bucce sul tavolo, l'abilità in quelle mani sicure e svelte capaci di fare, senza bisogno di dedicare anche l'attenzione seguendo con gli occhi. Io accanto sulla seggiolina piccina, che provavo ad imitarla e contavo i piselli che cascavano in terra, quelli che mi entravano in bocca così crudi, riempiendo il palato di quella naturale e potente dolcezza e passavo il mio tempo a godere di quella compagnia unica. Ieri mattima la mia Minuscola ha avuto lo stesso prezioso regalo, in piedi sulla sua sedia ha aperto con attenzione e concentrazione la busta di piselli insieme alla mia mamma, ripetendo i suoi gesti, arrabbiandosi per ogni buccia non aperta come avrebbe voluto, divertendosi a vedere quelle piccole sfere tonde, verdi brillanti cadere nella ciotola. Sono stata felice di saperle insieme a condividere quel momento che ad una prima occhiata può sembrare un gesto qualunque, una preparazione necessaria per il pranzo, una operazione ripetitiva per ricavarne degli ingredienti da cucinare, ma è assolutamente molto di più. E' un passaggio di esperienza, è la trasmissione di una operazione affettuosa che mi aiuterà stasera ad avere una cena speciale quasi pronta, è una complicità tra la piccina e la sua nonna nel fare la stessa operazione, un gesto facile e consuetudinario da una parte insieme all'entusiasmo di chi invece ha bisogno di impegno, attenzione, per imparare e fare proprio quel rito di aprire il baccello nel senso della lunghezza e staccare uno ad uno quei piccoli frutti. Questo tempo che si dedicano e che le unisce in questa piccola cerimonia, sarà solo lo spunto di un racconto che parlerà di loro, delle loro vite intrecciate insieme, dei giorni di primavera che hanno il sapore intenso e delizioso di queste primizie. Grazie a loro due io ho preparato un piatto semplice, ma che spero diventi la cornice di questi giorni di vita insieme! Vi lascio con la ricetta del mio Basmati con Piselli freschi, Asparagi al vapore, Zeste di Limone e Menta.
Io li ho preparati così: 
Ho lavato bene gli asparagi e cotti al vapore per mantenerli croccanti e saporiti e li ho tenuti da parte. Ho lavato i piselli freschi sgranati e li ho messi a cuocere con un solo spicchio di aglio, due cucchiai di olio e poco sale grosso integrale. Ho coperto e lasciato andare per circa venti minuti. A parte ho cotto due tazze di riso basmati bianco, che ho versato nella pentola coprendolo con 4 tazze di acqua fredda e salata con un pugno di sale integrale grosso (è pronto appena avrà assorbito tutta l'acqua, co vorrà circa una decina di minuti/15).Nel frattempo ho lavato uno dei miei limoni assolutamente bio, ho usato il mio attrezzino per recuperare dei riccioli di limone o zeste e ho pulito qualche fogliolina di menta fresca. Ho preparato una emulsione con due cucchiai di olio evo, un pizzico di sale, poche gocce di succo di limone e le foglie di menta, ho lasciato in infusione il tempo della cottura del riso. A questo punto ho avvolto la mia ciotolina con gli asparagi al vapore, ho mescolato il riso ai piselli, ho condito con l'olio aromatico e finito con qualche foglia di menta fresca e le zeste di limone.